Tatuaggi all’hennè: la tradizione dei Paesi islamici

tatuaggi all'henné mondo musulmanoNel mondo islamico i tatuaggi sul corpo, almeno in linea generale, sono vietati.

Tatuarsi, infatti, significa contaminare ed alterare senza motivo il corpo, che è stato creato da Dio, e ciò implica il compimento qualcosa che è haram, dalle parti nostre qualcosa di simile ad un peccato.

Di conseguenza, sia chi si fa tatuare, sia chi realizza i tatuaggi è da considerarsi un peccatore.

Tuttavia, esiste una particolare tipologia di tatuaggi, ossia i tatuaggi all’henné (o henna, in lingua araba), che, essendo di origine esclusivamente naturale e sbiadendo con il tempo, fino a sparire, sono ritenuti ammessi (e non simbolo di peccato) anche nel mondo musulmano.

L’henné per i tatuaggi, infatti, viene preparato utilizzando soltanto foglie secche della pianta di henné ridotte in polvere, succo di limone (o acqua di rose o acqua di fiori d’arancio) ed acqua e i tatuaggi realizzati con questa sostanza non sono permanenti, bensì hanno una durata variabile da 2 settimane ad un mese circa.

Vediamo insieme quali occasioni e quali zone del corpo sono, secondo la tradizione dei Paesi islamici, più adatti per la realizzazione di tatuaggi all’henné.

I tatuaggi all’henné nel mondo islamico

Nel mondo musulmano la polvere di henné viene utilizzata, principalmente dalle donne, in occasione di feste o altre cerimonie. Questi tatuaggi non hanno il solo scopo di abbellire il corpo, e, infatti, la ragione principale per cui vengono realizzati è che sono ritenuti purificatori e di buon auspicio.

Il più importante evento in occasione del quale il corpo della donna viene tatuato con l’henné è, senza dubbio, il matrimonio. Tra le varie fasi che costituiscono la preparazione della donna al matrimonio vi è un’intera giornata dedicata proprio alla realizzazione dei tatuaggi all’hennè, operazione che costituisce un vero e proprio rito.

Tatuaggi all’henné in preparazione al matrimonio

Il giorno seguente a quello dell’hammam, ossia il bagno turco, per la sposa è il momento di abbellire il proprio corpo con tatuaggi all’henné.

Accompagnata ed aiutata dalla hannaya o nekachate, la sposa si decora i palmi di mani e piedi con la polvere rossa dell’henné. Solitamente vengono realizzati motivi geometrici o disegni floreali, spesso molto articolati e complessi, a differenza di quanto avviene per occasioni meno importanti, per le quali i tatuaggi sono semplici e lineari.

Ornando in questo modo il proprio corpo, la donna spera di colpire e affascinare il marito con la propria bellezza. Soprattutto quando legati alla celebrazione di un matrimonio, infatti, i tatuaggi all’henné sono anche simbolo di sensualità e di fecondità.

Il lungo lavoro di realizzazione dei tatuaggi, che si protrae per tutto l’arco della giornata, è inaugurato e chiuso da canti e danze.

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