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Tatuaggi Arabi: la moda del momento tra eleganza e tabù

Tatuaggio arabo sulla schienaCon l’avvicinamento tra le due sponde del mediterraneo, non solo economicamente ma anche culturalmente, i tatuaggi arabi sembrano vivere il loro primo momento di estrema popolarità anche dalle nostre parti.

Se il tatuaggio vuol dire eleganza, bellezza e determinazione, sono in molti a trovare la risposta ideale al quesito “che tatuaggio posso farmi?” nello splendido alfabeto di una delle culture più antiche che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo.

Quello che però in molti ignorano è la difficoltà nel portare a termine un tipo di tatuaggio del genere, non solo per la scelta dei caratteri appropriati, ma anche per una serie di tabù culturali con i quali bisogna fare i conti prima di procedere ad una operazione del genere.

Primo problema: un alfabeto molto diverso dal nostro

L’alfabeto arabo non è diverso solo nella rappresentazione grafica, ma anche nei tipi di suoni da esso rappresentati. L’alfabeto latino e quello arabo non coincidono infatti completamente, e sarebbe il caso, prima di procedere ad un tatuaggio con una scritta in arabo, a prendere il tutto con le dovute precauzioni.

Non basta affidarsi a Google Translate o a qualche persona conosciuta su un forum per essere sicuri di avere il tatuaggio che riporta quello che volevamo riportasse. E’ sempre meglio affidarsi ad uno specialista della lingua, magari affidandosi alle centinaia di professionisti che operano nel settore delle traduzioni nel nostro paese.

Per una sola parola non vi chiederanno poi molto, ed è sempre meglio verificare con un esperto l’esatta trascrizione in un alfabeto che non conosciamo, piuttosto che marchiarci la pelle per sempre con qualcosa di poco accurato.

Il tabù: occhio a farlo vedere troppo in giro

Non vogliamo spaventarvi, ma dopo la dovuta precisazione sulla differenza dell’alfabeto, è forse il caso di addentrarsi un po’ di più nel rapporto tra la popolazione araba e i tatuaggi. Il divieto di tatuaggi per i musulmani ha le sue fonti in due interpretazioni differenti del Corano, che però entrambe sembrano vietarlo senza possibilità di appello.

La prima, scientificamente poco accurata, vorrebbe la pelle coperta dal tatuaggio impossibile da lavare accuratamente con l’acqua, creando quindi un problema con le abluzioni, i lavaggi rituali che ogni buon musulmano deve compiere prima di recarsi in Moschea per la preghiera.

La seconda lettura invece vieta il tatuaggio in quanto il corpo, dono di Allah, non dovrebbe essere modificato se non necessario, ritenendo il tatuaggio una sonora bestemmia nei confronti della creazione di un essere perfetto, e dunque perfetta.

In entrambi i casi siete avvisati: non aspettatevi di ricevere plausi e pacche sulla spalla negli ambienti più tradizionalisti, che vedranno invece il vostro tatuaggio come l’inequivocabile segno della vostra miscredenza. Non che questo sia pericoloso, ma nei paesi del medioriente i tatuaggi sono ancora visti, anche negli ambienti progressisti, con un certo scetticismo, un po’ come avveniva anche da noi solo qualche tempo fa.

Perché persistere nell’idea di farsi un tatuaggio arabo allora?

La ragione è molto semplice: i tatuaggi arabi sono semplicemente stupendi, soprattutto se disegnati seguendo un font di particolare pregio estetico. Basta poco: contattate il vostro tatuatore di fiducia e cominciate a concordare le modalità della vostra scritta in arabo, pregandolo di fare attenzione all’esatta trascrizione di quanto gli consegnerete.

In arabo un piccolo puntino può capovolgere il significato della scritta, ed è dunque il caso di stare attenti per non buttare al vento il lavoro del traduttore, e, cosa più importante, un vostro importantissimo lembo di pelle.

Per trovare il vostro nome nella lingua araba, come al solito, potrete consultare la nostra galleria che trovate in questa pagina.