Tatuaggi scuri: sbiadiscono col tempo?

Dopo alcuni anni in cui il tiny tattoo è stato sul podio dei tatuaggi più amati, con le sue linee sottili e delicate, recentemente si sta verificando un’inversione di tendenza. Molti hanno ricominciato a chiedere tatuaggi molto pieni e scuri, dalle linee marcate, spesso totalmente black o con pochi cenni di colore.

Una delle preoccupazioni più diffuse riguardo a questi tatuaggi è la paura della resa nel tempo: si teme che i neri compatti sbiadiscano in tristi grigi, che le linee perdano di definizione e assumano sfumature verdognole, e che nel complesso il tatuaggio risulti sgradevole alla vista e più “vecchio” di quanto non sia in realtà.

Dobbiamo sfatare un mito: in realtà, più un colore è scuro, più rimarrà scuro nel tempo. I tatuaggi esclusivamente neri durano il doppio del tempo rispetto a quelli realizzati con tonalità più chiare. I bianchi, per esempio, sono i primi colori ad andare via!

Scegli con cura il tatuatore

Non smetteremo mai di ripeterlo: non rivolgetevi a tatuatori improvvisati, alle prime armi. Gli inchiostri scelti per il tatuaggio devono essere di prima qualità. Inoltre, un tatuatore professionista, anche ispezionando il vostro tipo di pelle, saprà scegliere il tipo di inchiostro più adatto al vostro fototipo.

Le pelli molti chiare e con molti nei, infatti, hanno bisogno di inchiostri specifici, perché su di esse i colori tendono a sbiadire di più. Lo stesso dicasi per le pelli molto porose, che hanno più difficoltà a mantenere i bordi ben definiti.

Un tatuatore professionista saprà anche consigliarti sulla zona sulla quale far eseguire il tuo tatuaggio. Un tatuaggio molto scuro e denso, eseguito su parti del corpo come pancia, cosce, glutei, che sono soggette a cambiamenti dovuti alle oscillazioni di peso, reggerà molto meno rispetto allo stesso tatuaggio eseguito su zone più “stabili” come braccia o polpacci.

La cura è fondamentale

Nel tempo, la pelle tatuata tende a seccarsi di più rispetto a quella non tatuata. La secchezza della pelle, inoltre, già di per sé tende a peggiorare con gli anni. Sotto a strati e strati di cellule morte, il nostro tatuaggio apparirà ancora più sbiadito e indefinito. Risulta fondamentale quindi idratare la parte interessata il più possibile, anche negli anni successivi all’esecuzione del tatuaggio.

Ci sono molte creme specifiche per tatuaggi, ma anche comuni creme idratanti, prive di alcool e profumo, dovrebbero essere sufficienti. Noi consigliamo il burro di karité, un alleato davvero prezioso per mantenere la nostra pelle elastica e nutrita. Il burro di karité è adattissimo anche come doposole; non dimentichiamo, del resto, che anche il sole è nemico dei tatuaggi e in generale dell’idratazione della pelle: mai esporsi senza protezione solare!

Un ulteriore aiuto all’eliminazione degli strati di cellule morte può essere effettuare un leggerissimo scrub sulla parte. Naturalmente, lo scrub andrà effettuato dopo molte settimane dall’esecuzione del tatuaggio, quando esso sarà totalmente guarito! Un modo molto naturale per esfoliare la pelle è servirsi di un semplice mix di olio d’oliva e zucchero, da emulsionare e stendere sul tatuaggio con piccoli movimenti circolari.

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