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Tatuaggi, HIV e AIDS: ci sono rischi?

HIV tattooHIV e AIDS possono avere a che fare con i tatuaggi? Quando si parla di tatuaggi, ci si divide in genere due schiere, entrambe con opinioni a nostro modo di vedere le cose estreme e prive di senso. Da un lato abbiamo quelli che credono che non ci sia alcun tipo di rischio con i tatuaggi, dall’altra chi vede nell’inchiostro sottopelle e nella procedura che ce lo porta una delle cose più pericolose del mondo. 

La verità come al solito sta nel mezzo e c’è bisogno di porre la massima attenzione su questo mondo, e ve lo diciamo da appassionati, dato che i rischi che possiamo correre sono importanti, come quello appunto di contrarre virus pericolosi come l’HIV.

C’è davvero il rischio? O è una delle storie che i bigotti raccontano per spaventarci?

Sì, il rischio c’è

Il rischio di contrarre una qualunque patologia virale, incluso l’HIV, durante una seduta di tatuaggi, purtroppo c’è. Questo però, è bene sottolinearlo, vale solo per quelle strutture (illegali in Italia) dove il tatuaggio avviene in condizioni igieniche diverse da quelle prescritte per legge. Ad esempio:

Quando il rischio non c’è

In realtà nel 99% delle strutture che operano legalmente in Italia (per non dire il 100%) non si sono mai verificati casi di contagio, che sono però riconducibili a quelli che sono i laboratori amatoriali e clandestini che operano al di  fuori dell’ombrello della legge e purtroppo spesso senza avere alcun tipo di ossequio per quelle che sono le norme di buonsenso e di igiene sanitaria.

Quindi il nostro consiglio è quello di farvi tatuare esclusivamente da professionisti seri, con laboratori adeguati e che seguano le banali e facili norme di igiene che riguardano il mondo dei tatuaggi. In questi casi il rischio di contrarre HIV / AIDS con un tatuaggio è assolutamente inesistente.