Il tatuaggio più sacro della tradizione Maori

Abbiamo avuto già modo di affrontare il tema dei tatuaggi maori. Belli, anzi, bellissimi, e per questo motivo popolari.

Ma lo sapevate che la testa, per un maori che viva ispirato alla tradizione della sua gente, è la parte più sacra del corpo?

E dove farsi un tatuaggio se non proprio su una parte tanto sacra e ricca di significati come la nostra faccia e la nostra testa?

Una tradizione non per tutti

Certo, almeno dalle nostre parti tatuarsi sul volto o sulla testa non è una cosa esattamente da tutti. Lo stigma sociale che ne deriva non è di poco conto.

Per molti sarebbe impossibile trovare un lavoro che metta a frutto le proprie capacità, mentre altri dovrebbero fronteggiare le proteste di fidanzate, mogli, madri in generale.

Non per un Maori però, che con un tatuaggio sul volto dimostra ai suoi consociati il suo rango sociale, la sua forza di guerriero, la sua appartenenza a questo straordinario popolo.

Un tatuaggio molto doloroso

Tatuarsi sulla faccia con una delle macchine moderne è già di per se molto doloroso. Ora immaginate invece di farvi tatuare qualcosa utilizzando la tecnica tradizionale dei maori. Ago e bacchette, martellino di legno, il tutto fatto punto per punto, in una procedura che richiede davvero una ottima tolleranza per il dolore.

Una procedura che ha segnato e continua a segnare il passaggio all’età adulta di ogni maori della tradizione, e che farebbe probabilmente sbiancare dalla paura chiunque non appartenga a questa cultura.

Tipi di tatuaggi facciali maori

Gli uomini in genere si mostravano con tatuaggi facciali maori completi, dal mento alla fronte, mentre per le donne si procedeva di solito soltanto a tatuare il mento, le labbra e le narici.

Ovviamente questo accompagnava altri tipi di tatuaggi su altre parti del corpo, ma il più tipico era quello che si muoveva, con bellissimi disegni circolari, dal mento verso la fronte, abbracciando guance, zigomi, tempie e naso.