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C’è chi sceglie di tatuarsi una scritta cosicché tutti possano leggergliela sulla pelle e c’è chi, semplicemente, sceglie un tatuaggio perché lo ritiene esteticamente bello e con questo disegno vuole decorare il suo corpo.
Nella cultura Maori, invece, il significato attribuito a un tatuaggio è estremamente profondo e non riguarda solo il singolo.
Per loro un tatuaggio è qualcosa che coinvolge la collettività sia nella scelta del simbolo sia nel momento dell’esecuzione e ha una valenza quasi mistica.
Il tatuaggio: non solo estetica
Nelle tribù Maori realizzare un tatuaggio non è un’impresa alla portata di tutti: chi riveste il ruolo di tohunga, ossia faceva il tatuatore, esegue il proprio mestiere con estrema solennità tanto che molto spesso chi fa il tohunga è quasi un santone, un personaggio che esercita un forte ascendente spirituale sugli altri membri della tribù.
Il rituale del tatuaggio nella cultura Maori: un momento mistico
Per i Maori i tatuaggi sono molto importanti: rappresentano un ideale affresco di tutta la vita della persona che li porta e identificano un individuo permettendo a chi lo guarda di scoprire tante cose della sua vita e del suo carattere soltanto a una rapida occhiata.
Come potrebbe quindi la realizzazione del tatuaggio essere per i Maori un rito di poco conto? La realizzazione di un tatuaggio è un momento dalla forte significato religioso: i tatuaggi maori vengono infatti realizzati per concludere nel migliore dei modi le cerimonie spirituali in cui è il rapporto con gli spiriti a fare da protagonista.
Un tatuaggio Maori, nella cultura di questo popolo, serve infatti, al tempo stesso, a proteggere il soggetto su cui viene realizzato dagli spiriti maligni e ad aiutarlo a conquistarsi il favore degli spiriti benigni.
Un carattere fortemente mistico e spirituale, sicuramente lontano da chi vorrebbe farselo per motivi meramente estetici.
Ci tenete proprio tanto a farvi un maori? Cercate di approfondire quanto conoscete riguardo la loro cultura. Non ve ne pentirete.
