Oggi parliamo di tatuaggi biomeccanici, una nuova moda che da qualche anno ha letteralmente invaso gli angoli della rete e spinto i tatuatori del bel paese ad aggiornare le proprie tecniche per far fronte all’enorme richiesta pervenuta.
Ma cosa è un tatuaggio biomeccanico?
Il tatuaggio biomeccanico è un tatuaggio in 3D, che si differenza dalla categoria in cui l’abbiamo appena collocato per la particolarità dei disegni che vengono raffigurati: ingranaggi, bulloni e meccanica, una parte robotica che ci fa diventare come degli uomini bionici.
Dove nasce questa forma di tatuaggio?
I tatuaggi biomeccanici nascono, come abbiamo detto in precedenza, dai tatuaggi in 3d: la fantasia dei soggetti, insieme a quella dei tatuatori, ha portato al fenomeno che nell’ultimo decennio ha fatto registrare un significativo aumento della fantasia nel mondo della body painting.
Gli esperti sono sicuri che i tatuaggi biomeccanici nascono dal desiderio di essere speciali, come personaggi dei fumetti o dei film di fantascienza. Avere una parte meccanica, che possa esserci d’aiuto in situazioni d’emergenza, quando la forza o l’ingegno ha bisogno di venir fuori.
Le parti più tatuate
Come capita spesso per una tipologia di tattoo, anche per i tatuaggi biomeccanici le richieste dei clienti portano avanti idee precise di raffigurazione, che vengono tatuate sempre e solo su alcune zone del corpo.
Le parti più in voga per i tatuaggi biomeccanici, infatti, sono:
- braccio
- fianchi
- polpaccio
- gambe
- schiena
- petto
- mano
- polsi
- addome
- cranio
Fondamentale la scelta del tatuatore
Come di solito facciamo, non possiamo che chiudere questo articolo con una piccola ma significativa nota: attenzione a scegliere il tatuatore giusto.
Se state cercando un tatuatore per il vostro tattoo biomeccanico, sceglietelo in base all’esperienza, all’igiene ed alla precisione del disegno. Nella categoria dei tatuaggi in 3D è di fondamentale importante per la riuscita del tattoo.